Una lettrice scrive:
«Leggo con stupore l’affermazione del Presidente del Consiglio Letta quando afferma “adesso tocca a noi quarantenni”. Frase detta con orgoglio, con la convinzione che i “quarantenni” in quanto tali possono fare la differenza, la svolta generazionale, il cambiamento…
«Sono d’accordo con questa affermazione! Il mio stupore nasce dal fatto che io sono una quarantenne, per la precisione ne ho 45 di anni e non riesco a trovare uno straccio di lavoro da tempo. Senza mezzi termini mi è capitato di sentirmi dire che sono troppo vecchia per ricoprire le mansioni inerenti al mio profilo.
«Faccio inoltre parte attiva di un Associazione di disoccupati con fasce d’età che partono purtroppo già dai trent’anni per arrivare a 55-60 anni. Siamo circa 800 e presto saremo molti di più perchè ci uniremo ad altre Associazioni come la nostra che contano altrettanti iscritti. I numeri di questi ultimi, aumenta ogni settimana, perchè di noi quarantenni, questa Nazione non sa che farsene, il Governo non ci nomina nemmeno, siamo invisibili!
«Allora torniamo allo stupore iniziale….scattano subito due domande. Solo i parlamentari, politici ecc… di 40 anni hanno un valore? Solo loro possono dare una svolta generazionale al Paese?
«I quarantenni disoccupati di oggi sono quelli che non potranno permettere gli studi ai propri figli – quarantenni di domani…… Che sono in mezzo ad una strada perchè sono rimasti “soli”».
Monica
Rassegna stampa a cura di Massimiliano Spinella